Le immagini riprese dall’alto sono una delle principali fonti documentarie sul paesaggio e le sue trasformazioni nel tempo e costituiscono un supporto fondamentale alla conoscenza del territorio in quanto permettono di integrare e, a volte, interpretare i dati desumibili dalla cartografia.
La documentazione aerea storica rappresenta in più un archivio cronologico delle modificazioni del paesaggio e dell'ambiente. Da un uso corretto e mirato della enorme quantità di informazioni contenute in ciascun fotogramma derivano, infatti, varie possibilità di lettura, disponibili per una utenza diversificata.
Per quanto riguarda le foto aeree, a parte alcuni “scatti dall’alto” del fondo Briamo e del fondo Ficarelli, è stato indagato l’archivio fotografico della casa editrice Mario Adda di Bari, fondata nel 1963 e caratterizzata da una linea editoriale dedicata alla conoscenza, alla valorizzazione e divulgazione del ricco patrimonio storico-artistico pugliese.
In questa ottica si è avvalsa della collaborazione di fotografi di elevata professionalità per poter costruire un apparato iconografico adeguato alle esigenze di qualità e di sviluppo delle tematiche trattate.
Di particolare interesse nell’archivio è la serie di foto aeree (534 immagini) realizzate negli anni Settanta dal fotografo Vitaliano Ramosini, che rappresentano una documentazione preziosa dell’evoluzione del territorio in un periodo in cui fenomeni di urbanizzazione selvaggia hanno apportato trasformazioni radicali nel paesaggio. Questo è particolarmente evidente nelle immagini delle coste pugliesi, soprattutto dei litorali del Gargano e del Salento, di cui è particolarmente ricco il fondo.